Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 42898 del 21 novembre 2011

ECLI:IT:CASS:2011:42898PEN

Massima

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Il concorso di più circostanze aggravanti ad effetto speciale comporta l'applicazione della sola pena stabilita per la circostanza più grave, con la possibilità per il giudice di aumentarla ulteriormente. Pertanto, il giudice non può procedere a distinti e autonomi aumenti di pena per ciascuna delle aggravanti contestate, in quanto ciò determinerebbe una pena illegale. Il giudice, nel determinare la pena, deve applicare il principio di cui all'art. 63, comma 4, c.p., valutando la circostanza più grave e aumentando eventualmente la pena in misura adeguata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. GRAMENDOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesc - rel. Consigliere

Dott. LANZA Luigi - Consigliere

Dott. PAOLONI Giacomo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

PR. Al. , n. a (OMESSO);

contro la sentenza della Corte d'appello di Palermo, emessa il 3.11.2010;

- letto il ricorso e il provvedimento impugnato;

- udita in pubblica udienza la relazione del cons. F. Ippolito;

- udita la requisitoria del Pubblico Ministero, in persona del sostituto procuratore generale, Dr. SELVAGGI Eugenio, che ha concluso per il rigetto del ricorso, previa rettificazione della pena;

- udito il difensore avv. G. ((omissis)), il…

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