Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 31343 del 19 agosto 2005

ECLI:IT:CASS:2005:31343PEN

Massima

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Il provvedimento cautelare di custodia in carcere può essere legittimamente disposto nei confronti di un indagato per reati in materia di stupefacenti, sulla base di un quadro indiziario grave e preciso, desumibile da attività di intercettazione telefonica e di controllo operata dalla polizia giudiziaria, che evidenzi la sussistenza di esigenze cautelari in relazione alla concreta pericolosità sociale dell'indagato, desunta anche dalle modalità esecutive del reato contestato, caratterizzato da sistematicità e durevolezza dell'attività di spaccio. La motivazione del provvedimento cautelare deve essere puntuale e compiuta, anche in relazione alle deduzioni difensive, e può essere validamente adottata mediante il richiamo agli atti investigativi trasmessi dal pubblico ministero, senza che la "remotizzazione" dell'ascolto delle intercettazioni telefoniche effettuata dalla polizia giudiziaria presso gli uffici della procura costituisca elusione della specifica disciplina normativa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BATTISTI Mariano - Presidente

Dott. TUCCIO Giuseppe - Consigliere

Dott. DE GRAZIA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. PICCIALLI Patrizia - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA/ORDINANZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso ORDINANZA del 24/11/2004 TRIB. LIBERTA' di ROMA;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. TUCCIO GIUSEPPE;

lette/sentite le conclusioni del P.G., Dr. ((omissis)) per il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Con ordinanza 30.10.2004 il G.I.P. presso il Tribunale di Velletri disponeva la custodia cautelare carceraria nei confronti di piu' soggetti - tra cu…

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