Tribunale Amministrativo Regionale Sicilia - Palermo sentenza n. 527 del 2011

ECLI:IT:TARPA:2011:527SENT

Massima

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Il Tribunale Amministrativo Regionale, nell'esaminare il ricorso proposto dall'impresa MI.CO. s.r.l. avverso il verbale di gara con cui era stata aggiudicata l'appalto all'impresa S.I.C.E.F. s.r.l., ha rilevato che, a seguito della proposizione del ricorso, il seggio di gara aveva disposto in autotutela l'esclusione dalla gara delle partecipanti precedentemente ammesse, Venezia Stefano (capogruppo) e S.I.C.E.F. s.r.l. Pertanto, il Tribunale ha dichiarato il ricorso improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse, condannando tuttavia il Comune di Caltanissetta al pagamento delle spese di giudizio in favore della ricorrente. La massima giuridica che può essere estratta dalla sentenza è la seguente: L'annullamento in autotutela, da parte della stazione appaltante, dell'aggiudicazione di una gara d'appalto, a seguito della proposizione di un ricorso giurisdizionale, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'impugnazione, rendendo il ricorso improcedibile, fermo restando il diritto del ricorrente al rimborso delle spese di giudizio. Tale principio trova applicazione anche nei casi in cui l'annullamento in autotutela riguardi l'esclusione di uno o più partecipanti alla gara, precedentemente ammessi, in quanto tale provvedimento incide sulla posizione giuridica del ricorrente, facendo venire meno il suo interesse all'impugnazione. Ciò in quanto l'interesse del ricorrente deve essere valutato in relazione all'oggetto del giudizio, che è rappresentato dal provvedimento di aggiudicazione impugnato, e non in relazione alla posizione di altri partecipanti alla gara. Pertanto, l'annullamento in autotutela dell'aggiudicazione, anche se motivato dall'esclusione di altri concorrenti, determina il venir meno dell'interesse del ricorrente all'impugnazione, rendendo il ricorso improcedibile, fermo restando il diritto del ricorrente al rimborso delle spese di giudizio.

Sentenza completa

N. 06448/2003
REG.RIC.

N. 00527/2011 REG.PROV.COLL.

N. 06448/2003 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Sicilia

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 6448 del 2003, proposto dall’Impresa MI.CO. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dagli avv.ti Giovanni e ((omissis)), presso lo studio dei quali è elettivamente domiciliata in Palermo, via Liberta', n. 171;

contro

-il Comune di Caltanissetta, in persona del Sindaco pro-tempore, non costituito in giudizio;

nei confronti di

dell’impresa S.I.C.E.F. s.r.l., in persona del legale rappresentante pro-tempore, rappresentata e difesa dall'avv.to ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio dell’avv.to ((omissis)) in Palermo, via M. D'Azeg…

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