Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 21323 del 28 maggio 2021

ECLI:IT:CASS:2021:21323PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La prosecuzione della partecipazione all'associazione mafiosa da parte di un soggetto detenuto può essere desunta da elementi indiziari quali le intercettazioni telefoniche e ambientali, le missive inviate dal carcere e le dichiarazioni di collaboratori di giustizia, anche in assenza di un accertamento definitivo del suo ruolo apicale all'interno del sodalizio criminale in una precedente sentenza di condanna. Tali elementi, valutati complessivamente in modo logico e coerente dal giudice, possono fondare la gravità indiziaria della permanenza del vincolo associativo nonostante lo stato di detenzione, in ragione della capacità del soggetto di mantenere il controllo e il condizionamento dell'organizzazione criminale attraverso il collegamento con gli altri affiliati rimasti in libertà. L'intestazione fittizia di beni a terzi, finalizzata ad eludere le misure di prevenzione patrimoniali, può essere ritenuta aggravata dall'intento di agevolare l'attività del sodalizio mafioso di cui il soggetto è partecipe, anche in assenza di una formale attribuzione di un ruolo apicale all'interno dell'associazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. COSTANZO Angelo - Presidente

Dott. APRILE E. - Consigliere

Dott. AMOROSO R. - rel. Consigliere

Dott. ROSATI Martino - Consigliere

Dott. PATERNO' RADDUSA Benedet - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 7/01/2021 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. Riccardo Amoroso;
letta la requisitoria scritta del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. Molino Pietro, depositata ai sensi del Decreto Legge 28 ottobre 2020, n. 137, articolo 23, comma 8, convertito dalla L. 18 dicembre 2020, n. 176, che ha concluso chiedendo il ri…

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