La classificazione di un'area di proprietà privata come "ambito per la tutela dei valori naturalistico-ambientali", "ambito di tutela, riqualificazione e contenimento dei boschi" e "zona umida e paludosa" nel Piano di Assetto del Territorio comunale, senza adeguata motivazione e bilanciamento degli interessi pubblici e privati coinvolti, costituisce un'illegittima compressione del diritto di proprietà privata, in violazione dei principi di proporzionalità e ragionevolezza. L'Amministrazione è tenuta a motivare adeguatamente le scelte di pianificazione territoriale che incidono sulla proprietà privata, contemperando gli interessi pubblici e privati in gioco, al fine di evitare un'eccessiva e sproporzionata limitazione del diritto di proprietà, tutelato dalla Costituzione e dalla normativa europea. Il giudice amministrativo è chiamato a verificare la legittimità di tali scelte, annullando gli atti di pianificazione che non rispettano tali principi fondamentali.