Cassazione civile Sez. I sentenza n. 24357 del 29 ottobre 2013

ECLI:IT:CASS:2013:24357CIV

Massima

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Il recesso dell'amministrazione appaltante dal contratto di appalto di opere pubbliche, prima dell'inizio dei lavori e dell'allestimento del cantiere, per sopravvenuta impossibilità di esecuzione dell'opera originariamente progettata a causa di prescrizioni della competente autorità, determina la nullità del contratto per difetto di oggetto e di causa, con conseguente esclusione del diritto dell'appaltatore al pagamento dell'indennità prevista dalla legge n. 2248 del 1865, art. 345, in quanto tale indennità presuppone la validità ed efficacia del contratto di appalto. In tali ipotesi, infatti, il recesso dell'amministrazione non integra un'ipotesi di risoluzione del contratto, ma costituisce il mero adempimento dell'obbligo di conformarsi al giudicato amministrativo che ha annullato l'aggiudicazione, determinando la retroattiva inesistenza del contratto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA CIVILE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CARNEVALE Corrado - Presidente

Dott. DI AMATO Sergio - Consigliere

Dott. DOGLIOTTI Massimo - Consigliere

Dott. GIANCOLA ((omissis)) - Consigliere

Dott. BISOGNI Giacinto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

Comune di Regalbuto, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avv.to (OMISSIS) di (OMISSIS), rappresentato e difeso dall'avv.to (OMISSIS) per procura a margine del ricorso;

- ricorrente -

contro

(OMISSIS), in persona del Presidente e legale rappresentante pro tempore, elettivamente domiciliato in (OMISSIS), presso lo studio dell'avvocato (OMISSIS), rappresentato e difeso dagli avvocati (OMISSIS) e (OMISSIS) giusta procura a margin…

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