Cassazione penale Sez. I sentenza n. 9003 del 25 febbraio 2013

ECLI:IT:CASS:2013:9003PEN

Massima

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La partecipazione di un soggetto a un'associazione di tipo mafioso, con ruolo direttivo, può essere desunta da nuovi elementi probatori, emersi nel corso di un successivo procedimento, anche in presenza di precedenti pronunce giurisdizionali che avevano escluso la sussistenza di gravi indizi di colpevolezza in relazione alla medesima ipotesi criminosa. Tali nuovi elementi, costituiti in particolare da intercettazioni ambientali e telefoniche, possono integrare gravi indizi della partecipazione dell'indagato all'associazione mafiosa, a prescindere dalla valutazione già effettuata in precedenti procedimenti, ove non fossero stati acquisiti i medesimi risultati investigativi. Tuttavia, ai fini della configurabilità dell'aggravante della finalità di agevolazione delle attività dell'associazione mafiosa, nel caso di trasferimento fraudolento di beni immobili di pertinenza familiare, è necessaria una specifica motivazione che evidenzi i concreti elementi indiziari della deliberata finalizzazione dell'operazione a favorire non solo gli interessi della cerchia parentale, ma anche quelli dell'intera organizzazione criminale, non potendosi presumere automaticamente tale finalità in ragione del contesto familiare in cui si colloca il fatto.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. SIOTTO ((omissis)) - Consigliere

Dott. BONITO Francesco M.S - Consigliere

Dott. MAZZEI Antonell - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

- PROCURATORE della REPUBBLICA Presso il TRIBUNALE di REGGIO CALABRIA;

- (OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza in data 19 marzo 2012 del Tribunale del riesame di Reggio Calabria nel proc. n. 212/2012;

Letti gli atti, l'ordinanza impugnata e i ricorsi;

sentita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));

sentito il Pubblico Ministero presso questa Corte di cassazione, in persona del Sostituto Procuratore Generale, Dr. (…

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