Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44641 del 31 ottobre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:44641PEN

Massima

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Il carattere mafioso di un'associazione criminale può essere desunto non solo dalla commissione di atti violenti o intimidatori, ma anche dalla capacità di incutere timore e di piegare la volontà altrui attraverso il prestigio criminale e la fama negativa del sodalizio, senza necessità di un controllo territoriale. Pertanto, ai fini della configurabilità del reato di partecipazione ad associazione di tipo mafioso di cui all'art. 416-bis c.p., è sufficiente che l'organizzazione abbia dimostrato una effettiva e obiettivamente riscontrabile capacità di intimidazione, anche in assenza di esteriorizzazione della forza di intimidazione, qualora si tratti di mafie "storiche" il cui capitale criminale e riconoscimento della capacità di aggressione siano già ampiamente diffusi. Il ruolo del singolo partecipe può essere desunto da elementi indiziari, quali lo svolgimento di compiti organizzativi e gestionali per conto dei vertici del sodalizio, l'esercizio di funzioni di arbitrato e mediazione tra gli affiliati, nonché la disponibilità di armi e l'utilizzo di metodi operativi collaudati. Ai fini della configurabilità del reato di partecipazione ad un'associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti di cui all'art. 74 d.P.R. 309/1990, non è necessario che il vincolo tra il singolo e l'organizzazione si protragga per una determinata durata, essendo sufficiente anche una partecipazione di breve periodo, purché caratterizzata da abitualità e osservanza di metodi operativi collaudati. Infine, la distanza temporale dai fatti non è di per sé idonea a vincere la presunzione di sussistenza delle esigenze cautelari, specie quando si tratti di mafie "storiche" ancora operanti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI STEFANO Pierluigi - Presidente

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

Dott. CAPOZZI Angelo - Consigliere

Dott. ROSATI Martino - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 16/04/2019 dal Tribunale di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. ROSATI Martino;
udito il Pubblico Ministero, nella persona del Sostituto Procuratore Generale Dott. DALL'OLIO Marco, che ha concluso chiedendo l'annullamento dell'ordinanza senza rinvio, limitatamente al riconoscimento dell…

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