Cassazione penale Sez. I sentenza n. 42473 del 31 ottobre 2012

ECLI:IT:CASS:2012:42473PEN

Massima

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La misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza può essere legittimamente applicata nei confronti di un soggetto ritenuto socialmente pericoloso sulla base di una valutazione complessiva della sua condotta, desunta da elementi quali precedenti penali, frequentazioni con pregiudicati, assenza di stabile occupazione e mancanza di leciti mezzi di sostentamento, anche in assenza di recenti condotte delittuose, purché la motivazione del provvedimento sia adeguata e non meramente apparente. Il giudice di merito gode di ampia discrezionalità nella valutazione della pericolosità sociale e dell'attualità della stessa, essendo il controllo di legittimità della Corte di Cassazione limitato alla verifica della coerenza, completezza e logicità della motivazione, senza possibilità di sindacare il merito della valutazione discrezionale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CHIEFFI Severo - Presidente

Dott. CAIAZZO ((omissis)) - Consigliere

Dott. CAVALLO Aldo - Consigliere

Dott. LA POSTA Lucia - Consigliere

Dott. ROCCHI Giacom - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso il Decreto n. 121 del 2009 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 21/10/2011;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ROCCHI GIACOMO;

lette le conclusioni del Dott. GIALANELLA Antonio di declaratoria di inammissibilita' del ricorso.

RITENUTO IN FATTO

1. La Corte d'appello di Catanzaro, con Decreto del 21/10/2011, rigettava il ricorso proposto da (OMISSIS) avverso il decreto d…

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