Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Roma sentenza n. 14610 del 2023

ECLI:IT:TARLAZ:2023:14610SENT

Massima

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Il mancato rinnovo della concessione di un bene pubblico, scaduta da oltre un lustro, legittima l'amministrazione proprietaria a riacquisirne la disponibilità, senza che ciò richieda una particolare motivazione o la comparazione degli interessi dei soggetti coinvolti, in quanto l'esercizio di tale facoltà discrezionale non è subordinato all'esistenza di un titolo valido per l'occupazione, essendo sufficiente la scadenza del rapporto concessorio. Pertanto, il mero pagamento dei canoni e la permanenza del concessionario nel godimento del bene, dopo l'intervenuta scadenza del titolo, non possono considerarsi di per sé rinnovo tacito della concessione, in assenza dell'atto formale di rinnovo, costituendo tali circostanze soltanto titolo per la detenzione e l'utilizzo del bene demaniale. Inoltre, l'unità immobiliari ubicate in un complesso scolastico rientrano nel patrimonio indisponibile in relazione al quale gli enti proprietari sono legittimati all'esercizio dell'autotutela possessoria, senza che ciò possa essere impedito dalla natura meritoria delle finalità statutarie del concessionario o dalla peculiarità dell'iter genetico della concessione ormai esauritasi.

Sentenza completa

Pubblicato il 03/10/2023

N. 14610/2023 REG.PROV.COLL.

N. 04762/2017 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

(Sezione Seconda Stralcio)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso avente numero di registro generale 4762 del 2017, proposto da
- Associazione Spazio Autogestito, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentata e difesa dall'avvocato Arturo Salerni, con domicilio eletto lo studio del difensore, in Roma, al viale Carso n. 23, e domicilio digitale in atti;

contro

- Roma Capitale, in persona del legale rappresentante
pro tempore
, rappresentato e difeso dall'avvocato Fiammetta Lorenzetti, con domicilio eletto presso il suo studio in Roma, via del Tempio di Giove 21;

per l'annullamento

- della determinazione dirigenziale n. 639 del …

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