Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 41609 del 24 novembre 2010

ECLI:IT:CASS:2010:41609PEN

Massima

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Il provvedimento di archiviazione, essendo un atto concepito dal legislatore come anteriore all'esercizio dell'azione penale e correlato all'insussistenza degli estremi per esercitarla, non può essere impugnato dalla persona offesa se non nei rigorosi limiti fissati dalla legge, ovvero per vizi "in procedendo" o "in iudicando" del tutto imprevedibili per il legislatore. Pertanto, il ricorso per cassazione proposto dalla persona offesa è inammissibile qualora contenga censure attinenti alla valutazione di non fondatezza della notizia di reato, in quanto tale valutazione rientra nella discrezionalità del giudice dell'archiviazione, il cui provvedimento ha natura di atto "neutro" che non pregiudica gli interessi della persona indicata come responsabile né l'interesse della pubblica accusa a riaprire le indagini. L'abnormità del provvedimento di archiviazione, che legittimerebbe l'impugnazione, assume carattere davvero eccezionale, configurandosi solo in presenza di vizi procedurali o logico-giuridici del tutto imprevedibili per il legislatore.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MORGIGNI Antonio - Presidente

Dott. D'ISA Claudio - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - rel. Consigliere

Dott. IZZO Fausto - Consigliere

Dott. MONTAGNA Alfredo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) RE. SA. N. IL (OMESSO);

avverso l'ordinanza n. 2192/2007 GIP TRIBUNALE di ((omissis)), del 13/01/2010;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. BIANCHI Luisa;

lette le conclusioni del PG per il rigetto del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con provvedimento in data 13 gennaio 2010 il gip del Tribunale di ((omissis)), provvedendo su conforme richiesta del pubblico ministero e all'esito dell'udienza camerale, disponeva l'archiviazion…

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