Cassazione penale Sez. II sentenza n. 20932 del 31 maggio 2012

ECLI:IT:CASS:2012:20932PEN

Massima

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Il deterioramento doloso di beni altrui, anche se di modesta entità, integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. e comporta la responsabilità penale dell'autore, a prescindere dalla sussistenza di specifiche giustificazioni o scriminanti. Il giudice di merito, nel valutare la prova, gode di ampia discrezionalità nell'apprezzamento degli elementi di fatto, la cui motivazione è sindacabile in sede di legittimità solo in caso di manifesta illogicità o irragionevolezza, non essendo consentito al giudice di legittimità una nuova valutazione delle risultanze processuali. Il ricorso per cassazione avverso la sentenza di condanna per il reato di danneggiamento è inammissibile qualora le doglianze della difesa si risolvano in mera richiesta di una diversa valutazione delle prove, senza evidenziare specifici vizi della motivazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMMINO Matilde - Presidente

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. DE CRESCIENZO Ugo - rel. Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) (OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 48/2010 TRIBUNALE di FIRENZE, del 25/03/2011;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 29/02/2012 la relazione fatta dal Consigliere Dott. UGO DE CRESCIENZO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ANIELLO Roberto che ha concluso per la dichiarazione di inammissibilita' del ricorso.

MOTIVI DELLA DECISIONE…

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