Cassazione penale Sez. IV sentenza n. 25058 del 2 luglio 2010

ECLI:IT:CASS:2010:25058PEN

Massima

Generata da Simpliciter
La formula di assoluzione "perché il fatto non costituisce reato" deve essere utilizzata nei casi in cui, pur essendo presenti gli elementi oggettivi del reato, manchi l'elemento soggettivo della colpa o del dolo, ovvero sussista una causa di giustificazione, comune o speciale. Pertanto, l'impropria formula adottata dalla Corte territoriale per l'assoluzione dell'imputato, che ha ritenuto la non punibilità ai sensi dell'art. 52 c.p., non può precludere il suo diritto all'equa riparazione per l'ingiusta detenzione subita, in quanto l'accertamento dell'esistenza di una causa di giustificazione comporta l'assoluzione con la formula "perché il fatto non costituisce reato". La Corte di Cassazione, nel caso di specie, ha annullato l'ordinanza impugnata con rinvio alla Corte di Appello per un nuovo esame, al fine di garantire il diritto dell'imputato all'equa riparazione per l'ingiusta detenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUARTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CAMPANATO Graziana - Presidente

Dott. MARZANO Francesco - Consigliere

Dott. FOTI Giacomo - Consigliere

Dott. BIANCHI Luisa - Consigliere

Dott. MASSAFRA Umberto - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) PE. AG. N. IL (OMESSO);

1) MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE;

avverso l'ordinanza n. 80/2008 CORTE APPELLO di ROMA, del 16/06/2009;

sentita la relazione fatta dal Consigliere Dott. ((omissis)) che ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'impugnata sentenza.

FATTO E DIRITTO

Ricorre per cassazione il difensore di fiducia di Pe. Ag. avverso l'ordinanza in data 16.6.200…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.