Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 54739 del 23 dicembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:54739PEN

Massima

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Il concorso di persone nel reato di resistenza a pubblico ufficiale può essere affermato sulla base di elementi probatori che dimostrino la partecipazione attiva dell'imputato all'assalto condotto nei confronti degli agenti della forza pubblica, senza che sia necessaria la prova della sua diretta commissione di atti di violenza. Tuttavia, il diniego della sospensione condizionale della pena deve essere adeguatamente motivato, non potendo fondarsi esclusivamente sulla mancata deterrenza derivante dalle modeste conseguenze penali subite dall'imputato fino al giudizio di secondo grado, ma richiedendo la valutazione delle circostanze elencate nell'art. 133 c.p. e l'esame dell'effetto deterrente derivante dalla condanna irrogata.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. IPPOLITO Francesco - Presidente

Dott. MOGINI Stefano - rel. Consigliere

Dott. RICCIARELLI Massimo - Consigliere

Dott. CRISCUOLO Anna - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 3095/15 pronunciata dalla Corte di appello di Milano il 20/4/2015;
visti gli atti, il provvedimento denunziato e i ricorsi;
udita la relazione svolta dal Consig…

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