Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 53617 del 23 dicembre 2014

ECLI:IT:CASS:2014:53617PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di plurimi delitti di falsa testimonianza e di frode assicurativa sussiste quando vi sia la dimostrata disponibilità di un soggetto a compiere atti funzionali alla consumazione delle frodi, garantendo così una stabile partecipazione al progetto criminoso, anche attraverso la commissione di reati fine quali false testimonianze o truffe assicurative, in un contesto caratterizzato dalla preordinazione di falsi sinistri stradali e dalla presenza di ricorrenti elementi di collegamento tra i diversi episodi delittuosi, tali da configurare un'organizzazione criminale dedita alla realizzazione di un indeterminato numero di illeciti a danno delle compagnie assicurative. In tale ipotesi, sussistono le esigenze cautelari connesse al concreto e attuale pericolo di reiterazione di condotte delittuose della stessa specie, giustificando l'applicazione di una misura cautelare personale, anche di natura custodiale, in relazione alla gravità indiziaria e all'elevato numero di reati riferibili al sodalizio criminoso nel suo insieme, a prescindere dalla risalenza cronologica dei singoli episodi contestati all'indagato e dal suo stato di incensuratezza, atteso che tali elementi non valgono a escludere il pericolo di recidiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. CONTI Giovanni - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. LEO Guglielmo - Consigliere

Dott. MOGINI Stefano - Consigliere

Dott. VILLONI Orlando - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nata a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza del 19/06/2014 del Tribunale distrettuale di Salerno;

esaminati gli atti, il ricorso e l'ordinanza impugnata;

udita la relazione svolta dal consigliere Dott. PAOLONI Giacomo;

udito il pubblico ministero in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. D'AMBROSIO Vito, che ha chiesto il rigetto del ricorso.

FATTO E DIRITTO

1. Nel quadro di estesa ed articolata attivita' investigativa sv…

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