Il diritto all'assegnazione di un alloggio di edilizia residenziale pubblica costituisce una misura di sostegno sociale a favore di soggetti in condizioni di grave disagio economico e abitativo, la cui tutela è affidata alla discrezionalità della pubblica amministrazione competente. Tale diritto può essere riconosciuto anche in deroga ai criteri ordinari di graduatoria, qualora l'Amministrazione accerti la sussistenza di una situazione di effettiva e comprovata necessità abitativa, tale da rendere indispensabile l'assegnazione dell'alloggio per garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del nucleo familiare. L'esercizio di tale discrezionalità amministrativa deve essere adeguatamente motivato, sulla base di una puntuale istruttoria volta a valutare la condizione economica, familiare e abitativa del richiedente, al fine di assicurare il corretto bilanciamento tra l'interesse pubblico alla razionale allocazione delle risorse abitative e il diritto fondamentale all'abitazione, quale espressione della dignità della persona. L'Amministrazione, pertanto, è tenuta a valutare con particolare attenzione le istanze di assegnazione in deroga presentate da soggetti in condizioni di grave disagio, verificando la sussistenza dei presupposti per l'attribuzione di tale beneficio, anche in deroga ai criteri ordinari, al fine di garantire il soddisfacimento dei bisogni primari e il rispetto della dignità umana.