Il provvedimento amministrativo di rigetto di un'istanza di permesso di costruire per l'ampliamento di un immobile ubicato in zona agricola E1, in assenza di una adeguata e puntuale motivazione che evidenzi il concreto contrasto dell'intervento con le specifiche previsioni normative e regolamentari, è illegittimo. Ciò in quanto la disciplina regionale in materia di ampliamenti straordinari (c.d. "Piano Casa") prevede espressamente la computabilità, ai fini del calcolo volumetrico, anche delle volumetrie condonate, senza che rilevi la classificazione urbanistica della zona in cui è ubicato l'immobile. Inoltre, le destinazioni d'uso ammesse per gli interventi di ampliamento in zona agricola comprendono, oltre alle residenze, anche gli esercizi di vicinato, i laboratori per arti e mestieri e i locali per imprese artigiane dirette alla prestazione di servizi connessi alla cura della persona, alla manutenzione dei beni di consumo durevoli o degli edifici, o alla produzione di beni di natura artistica, con l'esclusione delle attività rumorose, inquinanti o comunque moleste.