Cassazione penale Sez. V sentenza n. 36146 del 27 luglio 2018

ECLI:IT:CASS:2018:36146PEN

Massima

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La falsificazione di una patente di guida, ancorché il documento contraffatto non sia valido nel territorio nazionale per la mancanza dei requisiti di legge, integra comunque il reato di cui agli artt. 477 e 482 c.p., in quanto il documento falso è idoneo a produrre effetti giuridicamente rilevanti, consentendo all'imputato di evitare la più grave sanzione penale prevista per la guida senza patente. La falsità del documento può essere accertata sulla base di elementi oggettivi, come l'assenza di reazione ai raggi ultravioletti o la mancanza di riflettenza della pellicola ologrammatica, a prescindere dalle dichiarazioni del verbalizzante, senza che sia necessario disporre una perizia. La notifica degli atti processuali effettuata presso il difensore, ai sensi dell'art. 161 c.p.p., comma 4, è valida anche in caso di temporanea assenza dell'imputato dal domicilio dichiarato o eletto, senza che sia richiesta una verifica di vera e propria irreperibilità. Inoltre, la circostanza che l'imputato sia cittadino italiano e residente in Italia da anni è sufficiente a ritenere che la falsificazione sia avvenuta nel territorio nazionale, senza che sia necessario accertare ulteriori elementi. Infine, il giudice di merito gode di ampio potere discrezionale nella concessione delle attenuanti generiche, potendo legittimamente non applicarle nella massima estensione al fine di non vanificare la portata della sanzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VESSICHELLI Maria - Presidente

Dott. ZAZA Carlo - Consigliere

Dott. SCOTTI Umberto L. - Consigliere

Dott. DE GREGORIO Eduardo - Consigliere

Dott. FIDANZIA Andrea - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 17/03/2016 della CORTE APPELLO di MILANO;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. FIDANZIA ANDREA;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dott.ssa FODARONI MARIA GIUSEPPINA;
Il Proc. Gen. conclude per l'annullamento con rinvio;
udito il difensore.
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza del 17 marzo 2016, la Corte d'Appello di Milano,…

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