Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 76 del 2018

ECLI:IT:TARLT:2018:76SENT

Massima

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Il diniego di condono edilizio è legittimo quando l'opera abusiva, per la quale è stata presentata istanza di sanatoria, risulta essere stata oggetto di sostanziali modifiche successive alla data ultima per beneficiare del condono, rendendo impossibile accertare con esattezza la natura e la consistenza dell'immobile esistente a tale data, in violazione dei presupposti essenziali per l'accesso al condono stesso. Ciò in quanto il condono edilizio presuppone la perfetta corrispondenza tra l'opera abusiva esistente alla data ultima per beneficiarne e quella rappresentata negli atti del procedimento, senza che siano intervenute modifiche nelle more dello stesso, salvo il completamento con il rispetto degli oneri previsti. Pertanto, il diniego di condono è legittimo anche quando l'istanza di sanatoria risulti carente di elementi essenziali per la sua definizione, come la mancanza di una rappresentazione planimetrica dell'immobile e della documentazione fotografica, impedendo di accertare con certezza la configurazione dell'opera abusiva alla data rilevante. Inoltre, il silenzio assenso non può formarsi in assenza di una istanza di condono regolare e completa, non essendo sufficiente il mero rilascio di un nulla osta paesaggistico favorevole, atteso che il condono presuppone la piena corrispondenza tra il manufatto esistente e la sua rappresentazione grafica risultante agli atti del procedimento. Infine, la sanzione pecuniaria per l'inottemperanza all'ordine di demolizione è legittima quando determinata in base a criteri predeterminati e adeguatamente motivati.

Sentenza completa

Pubblicato il 21/02/2018

N. 00076/2018 REG.PROV.COLL.

N. 00719/2015 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso n. 719 del 2015 R.G., proposto da ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

contro

il comune di Ponza, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall’avvocato ((omissis)), da intendersi domiciliato agli effetti del presente giudizio presso la segreteria della sezione;

per l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione

quanto al ricorso principale, dell’ordinanza n. 133 del 30 settembre 2015, recante diniego di concessione edilizia in …

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