Cassazione penale Sez. II sentenza n. 25344 del 27 giugno 2012

ECLI:IT:CASS:2012:25344PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza può essere così formulato: Il ricorso per cassazione contro ordinanze emesse in materia di sequestro preventivo o probatorio è ammesso solo per violazione di legge, intesa come errores in iudicando o in procedendo, nonché per vizi della motivazione così radicali da renderla del tutto mancante o priva dei requisiti minimi di coerenza, completezza e ragionevolezza. L'incompetenza territoriale, se contestata, deve essere valutata dal giudice anche in relazione all'eventuale connessione tra i reati oggetto di procedimento, in applicazione dell'art. 81 c.p. Ove il ricorso sia dichiarato inammissibile per manifesta infondatezza, il ricorrente può essere condannato al pagamento delle spese processuali e di una somma equa a favore della cassa delle ammende, sussistendo profili di colpa nella determinazione della causa di inammissibilità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. MACCHIA Alberto - Presidente

Dott. GALLO Domenico - rel. Consigliere

Dott. DAVIGO Piercamillo - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS), nato a (OMISSIS);

avverso l'ordinanza 4/1/2012 del Tribunale per il riesame di Verbania;

visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;

udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Domenico Gallo;

udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. Riello Luigi, che ha concluso chiedendo il rigetto.

RITENUTO IN FATTO

Con ordinanza in data 4/1/2012…

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