Tribunale Amministrativo Regionale Veneto - Venezia sentenza n. 1114 del 2005

ECLI:IT:TARVEN:2005:1114SENT

Massima

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Il diniego di concessione per l'occupazione di suolo pubblico da parte del Comune, fondato sull'errata interpretazione del comma 3 dell'art. 20 del Codice della Strada, anziché sul corretto riferimento al comma 1 dello stesso articolo, è illegittimo, in quanto la norma consente l'occupazione della carreggiata a condizione che venga predisposto un itinerario alternativo per il traffico. Pertanto, qualora la documentazione non evidenzi una chiara delimitazione della parte di strada destinata alla circolazione dei pedoni, deve ritenersi applicabile il comma 1 dell'art. 20 c.d.s., che disciplina l'occupazione delle strade di tipo E ed F, consentendola previa predisposizione di un percorso alternativo. Il diniego fondato sull'erronea applicazione della norma risulta quindi illegittimo, con conseguente diritto del richiedente alla concessione per l'occupazione del suolo pubblico, fermo restando la possibilità di azioni risarcitorie per i danni subiti a causa del ritardo nell'ottenimento della concessione stessa.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANAIN NOME DEL POPOLO ITALIANOAvviso di DepositoDel 23 marzo 2005a norma dell'art. 55della L. 27 aprile1982 n. 186Il Direttore di SezioneIl Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto, terza sezione, costituito da:Umberto Zuballi - Presidente relatoreAngelo Gabbricci - ConsigliereRiccardo Savoia - Consigliereha pronunciato la seguenteSENTENZAsul ricorso n. 2489/94 di Dal Rovere Giuseppe, rappresentato e difeso dagli avvocati Annamaria Tassetto e Franco Zambelli, con domicilio presso il loro studio, in Venezia Mestre, via Ospedale 9/12;CONTROIl Comune di Caorle, in persona del Sindaco pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato Massimo Carlin e domiciliato presso il suo studio, in Venezia, Fondamenta dell'Albero 3856;PERl'annullamento del verbale di data 24 maggio 1994 n. 46/94 dei vigili urbani che contestava l'abusiva occupazione di suolo pubblico, applicando la sanzione di 100.000 lire;del provvedimento del 29 giugno …

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