Tribunale Amministrativo Regionale Campania - Napoli sentenza n. 2153 del 2018

ECLI:IT:TARNA:2018:2153SENT

Massima

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Il mancato rispetto del termine di ultimazione dei lavori previsto dalla legge n. 47 del 1985 per la presentazione di una domanda di condono edilizio, nonché l'assenza di prova documentale circa l'effettiva data di completamento dell'opera, legittimano il rigetto dell'istanza di condono da parte dell'amministrazione comunale, senza che il decorso di un notevole lasso di tempo dalla presentazione della domanda possa ingenerare un legittimo affidamento del privato al rilascio della sanatoria. Infatti, l'interessato non può trarre un vantaggio ingiustificato dal mantenimento e dall'utilizzo di un manufatto abusivo, in danno dell'interesse pubblico all'ordinato assetto e al corretto governo del territorio. Pertanto, l'onere di provare l'ultimazione dei lavori entro il termine di legge incombe sul privato richiedente il condono, non essendo sufficiente la mera allegazione di documentazione fotografica o di dichiarazioni sostitutive, in assenza di riscontri documentali o di altri indizi concordanti. Inoltre, il silenzio-assenso sull'istanza di condono edilizio può formarsi solo in presenza di tutti i presupposti previsti dalla legge, tra cui la prova dell'eseguito versamento dell'oblazione, l'allegazione della documentazione richiesta e l'assenza di vincoli di inedificabilità assoluta, nonché l'ultimazione dei lavori entro il termine di legge, circostanze che il privato ha l'onere di dimostrare.

Sentenza completa

Pubblicato il 04/04/2018

N. 02153/2018 REG.PROV.COLL.

N. 01751/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale della Campania

(Sezione Terza)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1751 del 2013, proposto da:
((omissis)), in qualità di erede di ((omissis)), rappresentato e difeso dagli avvocati ((omissis)) e ((omissis)), con i quali elettivamente domicilia in Napoli, alla via V. Mosca, n. 41;

contro

Comune di Pompei, in persona del legale rappresentante p.t., rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso il suo studio in Napoli, viale Gramsci n. 19;

per l'annullamento

della determinazione dirigenziale prot. n. 240 del 9/1/2013, notificata il 15/1/2013, con la quale il Comune di Pompei rigettava l’istanza di condono n. 2104 prot…

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