Il lavoratore extracomunitario titolare di permesso di soggiorno per lavoro stagionale può chiedere la conversione di tale permesso in permesso di soggiorno per lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, qualora abbia svolto regolare attività lavorativa per almeno tre mesi, con una prestazione media di almeno tredici giorni mensili, come precisato dalle circolari ministeriali. Tale requisito quantitativo è ritenuto legittimamente richiesto dall'amministrazione al fine di evitare fenomeni di abuso dell'istituto della conversione da parte di soggetti che potrebbero altrimenti beneficiarne immediatamente dopo l'ingresso sul territorio nazionale, senza aver svolto neppure per un breve periodo l'attività lavorativa per la quale il contratto è stato stipulato. Pertanto, non possono essere computati ai fini della conversione periodi di lavoro irregolare o comunque non oggetto specifico dell'attività consentita in forza del permesso di soggiorno per lavoro stagionale, in quanto ciò contrasterebbe con la ratio anti-elusiva sottesa alla previsione legislativa. Il mancato raggiungimento del requisito quantitativo minimo di prestazione lavorativa regolare legittima il diniego dell'amministrazione alla conversione del permesso di soggiorno, senza che assumano rilievo eventuali sopravvenienze o integrazioni del tessuto economico e sociale del Paese.