Cassazione penale Sez. V sentenza n. 4348 del 30 gennaio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:4348PEN

Massima

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Il principio di diritto fondamentale che emerge dalla sentenza è il seguente: La responsabilità penale dell'imputato per i reati di percosse e ingiuria può essere affermata sulla base di una valutazione complessiva e congrua delle prove testimoniali, anche in assenza di accertamento di specifici elementi di fatto, purché il giudice di merito motivi adeguatamente la propria decisione, respingendo le deduzioni difensive che non risultino sorrette da elementi probatori decisivi. Il mancato riconoscimento dell'esimente della provocazione è legittimo qualora non risulti dimostrato il preteso "fatto ingiusto altrui" invocato dall'imputato. Il rigetto dell'istanza di rinvio del processo per legittimo impedimento dell'imputato è altresì legittimo ove il giudice motivi adeguatamente tale decisione, rilevando l'assenza di un effettivo impedimento a comparire e l'esercizio del diritto di difesa da parte dell'imputato. Infine, la costituzione di parte civile non è preclusa dal principio del "ne bis in idem" ove la domanda risarcitoria non sia già stata proposta e decisa in sede civile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AMBROSINI Giangiulio - Presidente

Dott. PIZZUTI Giuseppe - Consigliere

Dott. AMATO Alfonso - Consigliere

Dott. FEDERICO Raffaello - Consigliere

Dott. BRUNO ((omissis)) - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

1) FE. RO. WI. N. IL (OMESSO) (O RO. );

avverso SENTENZA del 07/12/2007 CORTE APPELLO di BOLOGNA;

visti gli atti, la sentenza ed il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA la relazione fatta dal Consigliere Dott.

PIZZUTI GIUSEPPE;

Sentite le conclusioni del P.G. Dott. ((omissis)) (rigetto del ricorso).

MOTIVI DELLA DECISIONE

Con sentenza del 7.12.2007 la Corte d'appello di Bologna confe…

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