Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 44431 del 28 novembre 2008

ECLI:IT:CASS:2008:44431PEN

Massima

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Il ricorso per Cassazione avverso i provvedimenti di applicazione delle misure di prevenzione è ammissibile esclusivamente per violazione di legge e non per vizio di motivazione, in quanto la Legge n. 1423 del 1956, articolo 4, comma 11, prevede tale limitazione. La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 321 del 2004, ha escluso qualsiasi profilo di illegittimità costituzionale di tale previsione normativa, confermando la legittimità della restrizione del sindacato di legittimità della Corte di Cassazione ai soli motivi di violazione di legge per i provvedimenti di applicazione delle misure di prevenzione. Pertanto, il ricorso per Cassazione proposto deducendo vizi di motivazione del provvedimento impugnato deve essere dichiarato inammissibile, con la conseguente condanna del ricorrente al pagamento delle spese processuali e di una somma in favore della cassa delle ammende, determinata secondo equità.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DE ROBERTO Giovanni - Presidente

Dott. DI VIRGINIO Adolfo - Consigliere

Dott. CORTESE Arturo - Consigliere

Dott. IPPOLITO Francesco - Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

La. Ma. ;

contro decreto della Corte d'Appello di Catania in data 14.2.2008;

letti gli atti;

udita la relazione del Consigliere Dott. Adolfo Di Virginio;

lette le conclusioni del P.G., che ha chiesto il rigetto del ricorso.

OSSERVA

Ricorre La. Ma. , per il tramite del proprio difensore, avverso decreto della Corte d'Appello di Catania in data 14.2.2008, che ha confermato la misura d…

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