Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 45735 del 18 novembre 2015

ECLI:IT:CASS:2015:45735PEN

Massima

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Il giudizio di pericolosità sociale del proposto ai fini dell'applicazione di misure di prevenzione personali non può fondarsi esclusivamente su una precedente sentenza di condanna per il reato di associazione mafiosa, successivamente annullata dalla Corte di Cassazione per difetto di motivazione, dovendosi in tal caso procedere a una nuova e autonoma valutazione della pericolosità attuale del soggetto, alla luce di elementi concreti e specifici, diversi e ulteriori rispetto a quelli posti a base della pronuncia penale annullata. Parimenti, l'applicazione della misura patrimoniale della confisca richiede che la pericolosità sociale del proposto sia accertata con riferimento al momento dell'acquisto dei beni da sottoporre a confisca, non potendosi desumere automaticamente da una precedente condanna penale, specie se annullata per vizi di motivazione. Il giudice della prevenzione ha pertanto l'obbligo di dare conto in modo specifico e analitico dei concreti elementi sintomatici della pericolosità sociale attuale del soggetto e del nesso di causalità tra la sua condotta illecita e i beni da sottoporre a confisca, senza poter fare ricorso a presunzioni o automatismi decisori.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. AGRO' Antonio - Presidente

Dott. PAOLONI Giacomo - rel. Consigliere

Dott. CARCANO Domenico - Consigliere

Dott. CITTERIO Carlo - Consigliere

Dott. BASSI Alessandra - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
2. (OMISSIS), nato a (OMISSIS);
3. (OMISSIS), nata a (OMISSIS);
avverso il decreto del 17/12/2014 della Corte di Appello di Catania;
esaminati gli atti, i ricorsi e il decreto impugnato;
udita in camera di consiglio la relazione del consigliere ((omissis));
lette le requisitorie del pubblico ministero in persona del sostituto Procuratore generale dott. GAETA Pietro che ha concluso per l'annullamento con rinvio del decreto impugnato.
FATTO E DIRITTO…

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