Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 24259 del 23 giugno 2022

ECLI:IT:CASS:2022:24259PEN

Massima

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Il pericolo di reiterazione del reato, ai fini dell'applicazione di una misura cautelare interdittiva, può essere desunto non solo da condotte delittuose rientranti nella medesima fattispecie incriminatrice, ma anche da comportamenti di diversa natura penalmente rilevanti, purché accomunati dalla strumentalizzazione della propria attività professionale a scopi speculativi e illeciti. La valutazione della personalità dell'indagato, anche sulla base di condotte anteriori al fatto per cui si procede, costituisce un elemento fondamentale per la prognosi di pericolosità sociale e la conseguente adozione di misure cautelari, le quali possono essere legittimamente applicate anche quando l'indagato abbia cessato il proprio incarico pubblico, qualora permangano concrete e attuali esigenze cautelari. Il dovere di fedeltà del medico verso il paziente, pur non essendo espressamente previsto dal codice deontologico, rappresenta un principio generale che informa l'esercizio della professione sanitaria, sicché la violazione di tale dovere può giustificare l'adozione di misure interdittive, anche in relazione a condotte che non riguardino direttamente la funzione pubblica precedentemente svolta dall'indagato.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. ROSATI Martin - rel. Consigliere

Dott. SILVESTRI Pietro - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

Dott. DI GIOVINE Ombretta - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la ordinanza del 02/03/2022 del Tribunale di Catania;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto l'annullamento senza rinvio dell'ordinanza;
lette le conclusioni del difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha chiesto l'accoglimen…

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