Cassazione penale Sez. II sentenza n. 17429 del 27 aprile 2015

ECLI:IT:CASS:2015:17429PEN

Massima

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Il reimpiego di denaro di provenienza illecita in attività economiche, al fine di agevolare le attività di un'organizzazione criminale transnazionale, integra il delitto di riciclaggio, a prescindere dalla formale intestazione fittizia della società utilizzata. Tuttavia, per la configurabilità di tale reato, è necessario accertare in modo puntuale e motivato la consapevolezza dell'imputato circa la provenienza illecita del denaro impiegato, non essendo sufficiente il mero rinvio generico alle dichiarazioni di altri soggetti. Inoltre, le condotte di violenza e minaccia poste in essere al fine di costringere terzi a rinunciare a incarichi o contratti commerciali, pur se riconducibili a un medesimo disegno criminoso, possono integrare distinti reati di estorsione, qualora siano dirette contro soggetti diversi e si concretizzino in episodi separati. Tuttavia, l'utilizzabilità delle prove a fondamento di tali contestazioni, come il riconoscimento fotografico dell'imputato, deve essere attentamente vagliata, in particolare laddove sia stata eccepita la mancata conoscenza e partecipazione delle difese al relativo atto di formazione. Infine, l'imputazione per il delitto di illecita concorrenza mediante violenza o minaccia richiede una puntuale motivazione in ordine alla sussistenza degli elementi costitutivi della fattispecie, non essendo sufficiente il mero rinvio all'imputazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. ESPOSITO Antonio - Presidente

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. CERVADORO Mirella - Consigliere

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. DI MARZIO Fabrizio - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 2040/2013 CORTE APPELLO di CATANZARO, del 24/04/2014;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 03/03/2015 la relazione fatta dal Consigliere Dott. FABRIZIO DI MARZIO;

Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. ((omissis)), che ha concluso per annullamento con rinvio per il reato di cui all'articolo 513 bis c.p. con eliminazione relativa pena.

Udito il difensor…

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