Cassazione penale Sez. VI sentenza n. 25779 del 14 giugno 2023

ECLI:IT:CASS:2023:25779PEN

Massima

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Il sequestro preventivo finalizzato alla confisca è legittimo quando il denaro sequestrato costituisce il profitto o il prezzo del reato, anche se non vi è prova del nesso di derivazione diretta tra le somme apprese e i reati commessi, in quanto la natura fungibile del bene consente di qualificare la confisca come diretta e non per equivalente. Ciò in quanto il profitto del reato, una volta consolidato nel patrimonio dell'autore della condotta, rappresenta l'effettivo accrescimento patrimoniale monetario conseguito, a prescindere dalla provenienza specifica delle somme. Pertanto, il giudice può disporre il sequestro preventivo finalizzato alla confisca diretta del denaro, anche se non vi è prova che tale denaro sia stato direttamente ricavato dai reati, purché sia accertato che l'indagato abbia conseguito un profitto dai reati contestati e che il denaro sequestrato sia nella sua disponibilità. Il giudice non è tenuto a motivare in ordine al nesso di pertinenzialità tra le somme sequestrate e i reati, essendo sufficiente che il denaro rappresenti l'effettivo accrescimento patrimoniale conseguito dall'indagato in ragione della commissione dei reati. Inoltre, il giudice non è vincolato dalle precedenti valutazioni giurisdizionali relative alla sussistenza del fumus del reato, quando queste siano state oggetto di annullamento con rinvio da parte della Corte di Cassazione, potendo quindi riesaminare la questione nel merito.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SESTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PETRUZZELLIS Anna - Presidente

Dott. PACILLI G.A.R - rel. Consigliere

Dott. TRIPICCIONE Debora - Consigliere

Dott. DI GERONIMO Paolo - Consigliere

Dott. D'ARCANGELO Fabrizio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato in (OMISSIS);
avverso l'ordinanza emessa il 19 dicembre 2022 dal Tribunale di Monza;
Visti gli atti, l'ordinanza e il ricorso;
udita nell'udienza camerale del 9 maggio 2023 la relazione fatta dal ((omissis));
letta la requisitoria del ((omissis)), che ha concluso chiedendo di rigettare il ricorso;
lette le conclusioni dell'avv. (OMISSIS), difensore del ricorrente, che ha chiesto l'accoglimento del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. Con or…

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