Tribunale Amministrativo Regionale Lazio - Latina sentenza n. 258 del 2021

ECLI:IT:TARLT:2021:258SENT

Massima

Generata da Simpliciter
Il provvedimento di diniego del titolo abilitativo alla guida, adottato ai sensi dell'art. 120 del Codice della Strada sulla base di precedenti penali, deve essere adeguatamente motivato, indicando in modo specifico e concreto i fatti e le ragioni che hanno determinato la carenza dei requisiti morali richiesti dalla norma. L'Amministrazione non può limitarsi a un generico riferimento alla disposizione di legge, ma è tenuta a esplicitare le circostanze concrete che hanno condotto alla valutazione negativa della condotta del richiedente, al fine di consentire un effettivo controllo giurisdizionale sulla legittimità del provvedimento. Il difetto di motivazione, in assenza di una espressa previsione normativa che ne escluda l'obbligo, determina l'illegittimità del provvedimento di diniego, non potendo trovare applicazione l'art. 21-octies della legge n. 241/1990 laddove l'Amministrazione non abbia provveduto a integrare la motivazione in sede processuale, nonostante la possibilità di farlo. Il principio di trasparenza dell'azione amministrativa, sancito dall'art. 3 della legge n. 241/1990, impone all'Amministrazione di rendere note le ragioni poste a fondamento del provvedimento, al fine di consentire un effettivo controllo sulla correttezza e ragionevolezza dell'esercizio del potere pubblico, salvo i limitati casi di eccezione espressamente previsti dalla legge o individuati dalla giurisprudenza. Nel caso di provvedimenti vincolati, come quello di diniego del titolo abilitativo alla guida, la giurisdizione spetta al giudice amministrativo, in quanto l'Amministrazione esercita comunque un potere autoritativo, ancorché vincolato dalla legge.

Sentenza completa

Pubblicato il 30/04/2021

N. 00258/2021 REG.PROV.COLL.

N. 00211/2018 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio

sezione staccata di Latina (Sezione Prima)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 211 del 2018, proposto da
-OMISSIS-, rappresentato e difeso dagli avvocati Umberto Casale, Federico Maggio e Carmine Giordano, con domicilio digitale come da PEC da Registri di Giustizia;

contro

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Ministero dell’Interno, in persona dei rispettivi legali rappresentanti pro tempore, rappresentati e difesi dall'Avvocatura Generale dello Stato, domiciliataria ex lege in Roma, via dei Portoghesi, 12;

per l'annullamento

previa sospensiva,

del provvedimento del 13/12/2017, notificato in data 26/01/2018, in fo…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.