Cassazione penale Sez. V ordinanza n. 10304 del 8 marzo 2019

ECLI:IT:CASS:2019:10304PEN

Massima

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Il rilascio di un'autorizzazione paesaggistica sulla base di una relazione tecnica che attesta falsamente la compatibilità ambientale dell'intervento edilizio, pur in presenza di un illegittimo asservimento di fondi con indici di fabbricabilità differenti, integra il reato di falso ideologico in atto pubblico di cui all'art. 480 c.p. Infatti, l'autorizzazione paesaggistica contiene l'attestazione della conformità urbanistica e della compatibilità ambientale delle opere da edificare, esprimendo un giudizio oggettivo fondato su criteri normativi predeterminati. Pertanto, qualora tale giudizio non sia rispondente ai parametri cui è vincolato, si configura il reato di falso ideologico, in quanto l'atto pubblico non adempie alla sua funzione di affidamento, impedendo il normale svolgimento del traffico giuridico. La valutazione di compatibilità ambientale non si risolve in una mera interpretazione della normativa, ma implica la verifica della conformità della situazione fattuale ai requisiti previsti dalla legge, sicché l'attestazione di tale conformità, in assenza dei presupposti di fatto, integra una falsa rappresentazione idonea a ledere la funzione probatoria dell'atto pubblico. Ciò vale anche quando l'illegittimità dell'asservimento di fondi non contigui e con indici di fabbricabilità differenti derivi da una controversa interpretazione normativa, in quanto la complessità della disciplina non elide l'elemento soggettivo del reato, atteso che l'agente ha comunque consapevolmente disatteso i parametri normativamente previsti per il rilascio dell'autorizzazione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. SETTEMBRE Antonio - Presidente

Dott. FIDANZIA Andrea - Consigliere

Dott. TUDINO Alessandrin - Consigliere

Dott. SCORDAMAGLIA Irene - Consigliere

Dott. RICCARDI Giusep - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

ORDINANZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
(OMISSIS), nato il (OMISSIS);
avverso la sentenza del 03/07/2017 della Corte di Appello di Lecce;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. GIUSEPPE RICCARDI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Dr. ((omissis)), che ha concluso chiedendo l'inammissibilita' dei ricorsi;
udito il difensore, Avv. (OMISSIS), che ha concluso chiedendo l'accoglimento del…

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