Cassazione penale Sez. I sentenza n. 30708 del 12 luglio 2019

ECLI:IT:CASS:2019:30708PEN

Massima

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Il momento consumativo del reato di truffa contrattuale non può essere individuato in via preventiva ed astratta, ma deve essere determinato caso per caso, avendo riguardo alle peculiarità del singolo accordo, alle modalità e ai tempi delle condotte, al fine di individuare quando si è prodotto l'effettivo pregiudizio del raggirato in correlazione al conseguimento dell'ingiusto profitto da parte dell'agente. Il reato di truffa contrattuale si consuma non già quando il soggetto passivo assume l'obbligazione della datio di un bene economico, ma nel momento in cui si realizza l'effettivo conseguimento del bene da parte dell'agente e la definitiva perdita dello stesso da parte del raggirato. Pertanto, laddove l'attività decettiva dell'agente ha indotto la vittima a sottoscrivere un contratto di finanziamento contemplante il rimborso in successive rate, i singoli pagamenti hanno concorso a consolidare il profitto per l'agente ed il correlativo pregiudizio per la vittima, spostando in avanti il termine di consumazione del reato. Quanto al reato di bancarotta fraudolenta, il momento consumativo coincide con la pronuncia della sentenza dichiarativa di fallimento, ancorché la condotta, commissiva od omissiva, si sia esaurita anteriormente, in quanto tale provvedimento giurisdizionale, sia che lo si qualifichi elemento costitutivo del reato, sia che lo si qualifichi condizione obiettiva di punibilità, costituisce il riferimento cronologico necessario ai fini dell'applicazione dell'indulto, in quanto la punibilità del reato è dalla legge subordinata al verificarsi di tale condizione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DI TOMASSI Mariastefania - Presidente

Dott. SIANI Vincenzo - Consigliere

Dott. CAPPUCCIO Daniele - rel. Consigliere

Dott. CAIRO Antonio - Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso l'ordinanza del 21/06/2018 della CORTE APPELLO di MILANO;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dott. CAPPUCCIO DANIELE;
lette le conclusioni del Procuratore Generale, il quale ha chiesto l'annullamento con rinvio dell'ordinanza impugnata, nella parte in cui e' riferita ai reati di truffa ed appropriazione indebita, ed il rigetto del ricorso con riferimento all'imputazione di bancar…

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