Cassazione penale Sez. II sentenza n. 18677 del 5 maggio 2009

ECLI:IT:CASS:2009:18677PEN

Massima

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Il reato di danneggiamento semplice è autonomo rispetto alle condotte di minaccia e lesioni personali lievi, sicché l'aggravante di cui all'art. 635, comma 2, c.p. per il fatto commesso con violenza alla persona o con minaccia non può essere ritenuta contestata implicitamente, in assenza di una specifica contestazione. Il giudice di pace, pertanto, è competente a conoscere del reato di danneggiamento semplice, in quanto non aggravato, e può dichiarare l'estinzione del reato per intervenuta remissione tacita di querela. Il principio di diritto che si ricava dalla sentenza è che, ai fini della configurabilità dell'aggravante di cui all'art. 635, comma 2, c.p., è necessaria una specifica contestazione della stessa, non potendosi ritenere implicitamente contestata in presenza di condotte autonome di minaccia e lesioni personali lievi. Il giudice di pace, pertanto, è competente a conoscere del reato di danneggiamento semplice, non aggravato, e può dichiararne l'estinzione per remissione tacita di querela, ove ne ricorrano i presupposti.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BARDOVAGNI Paolo - Presidente

Dott. PAGANO Filiberto - Consigliere

Dott. CAMMINO Matilde - Consigliere

Dott. GALLO Domenico - Consigliere

Dott. IASILLO Adriano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

P.G. presso la Corte d'Appello di Ancona;

nei confronti di:

Aa. Sa. , nato in (OMESSO);

avverso la sentenza del Giudice di Pace di Recanati in data 1 febbraio 2008;

Sentita la relazione della causa fatta dal Consigliere Dott. GALLO Domenico;

Letta la requisitoria del Sostituto Procuratore Generale, Dr. MONTAGNA Alfredo, il quale ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio della impugnata sentenza con tra…

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