Cassazione penale Sez. II sentenza n. 46697 del 18 novembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:46697PEN

Massima

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Il dolo nella ricettazione può essere integrato anche dal dolo eventuale, configurabile quando l'agente si rappresenti la concreta possibilità della provenienza delittuosa della cosa e accetti il relativo rischio, senza che sia necessario accertare le specifiche modalità di acquisizione del bene, essendo sufficiente che il possesso di un documento di identificazione da parte di soggetto diverso dal titolare manifesti la consapevolezza dell'origine illecita. Inoltre, l'omessa o non attendibile indicazione della provenienza della cosa ricevuta è rivelatrice della volontà di occultamento, logicamente spiegabile con un acquisto in mala fede. Il giudice di appello non è tenuto a disporre l'assunzione di una prova richiesta per la prima volta in sede di impugnazione, qualora la ricostruzione dei fatti operata risulti già completa e esaustiva.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. PARDO Ignazio - rel. Consigliere

Dott. PACILLI G. A. R. - Consigliere

Dott. TUTINELLI Vincenzo - Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza dell'11/04/2019 della CORTE di APPELLO di BRESCIA;
visti gli atti, la sentenza, il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere PARDO IGNAZIO;
udito il Sostituto Procuratore Generale Dott. CUOMO Luigi che ha concluso chiedendo dichiararsi l'inammissibilita' del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1.1 Con sentenza in data 6 novembre 2015, pervenuta a questo ufficio il 5/10/2018, la corte di appello di Brescia confermava la sente…

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