Cassazione penale Sez. V sentenza n. 2786 del 21 gennaio 2015

ECLI:IT:CASS:2015:2786PEN

Massima

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Il reato di associazione per delinquere può essere provato in assenza di un atto costitutivo formale, attraverso l'accertamento di facta concludentia, quali la continuità, frequenza e intensità dei rapporti tra gli imputati, le modalità di acquisizione della documentazione falsificata, l'accensione di conti correnti intestati a persone inesistenti, il possesso di banconote false e il vincolo di solidarietà mostrato in occasione degli inconvenienti intervenuti nel corso dell'attività delittuosa. La necessaria predisposizione di un'organizzazione strutturale, sia pure minima, di uomini e mezzi, funzionale alla realizzazione di una serie indeterminata di delitti, può essere desunta dalla ripartizione dei compiti tra gli associati e dall'interdipendenza delle loro condotte. Il ruolo di promotore e organizzatore dell'associazione può essere attribuito a chi impartisce direttive agli altri sodali, risolve i problemi e controlla l'operato altrui, mentre il coinvolgimento di altri partecipi può essere desunto dalle loro conversazioni, che lasciano chiaramente intendere l'impegno nell'attività illecita. La consapevole e volontaria partecipazione all'associazione può essere provata dalla continuità e intensità dei rapporti tra gli imputati, anche in assenza di una prova della volontà di entrare a far parte dell'associazione o di apportare un concreto contributo alla realizzazione del comune scopo criminoso.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. FERRUA Giuliana - Presidente

Dott. GUARDIANO Alfredo - Consigliere

Dott. PISTORELLI Luca - Consigliere

Dott. POSITANO Gabriele - Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - rel. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA

sul ricorso proposto da:

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

(OMISSIS) N. IL (OMISSIS);

avverso la sentenza n. 651/2013 CORTE APPELLO di NAPOLI, del 07/06/2013;

visti gli atti, la sentenza e il ricorso;

udita in PUBBLICA UDIENZA del 22/10/2014 la relazione fatta dal Consigliere Dott. CAPUTO ANGELO;

Udito il Sostituto Procuratore generale della Repubblica presso questa Corte di cassazione Dott. PINELLI M., che ha concluso per l'inammissibilita' de…

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