Cassazione penale Sez. I sentenza n. 22309 del 23 maggio 2023

ECLI:IT:CASS:2023:22309PEN

Massima

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Il ricorso straordinario per cassazione ex art. 625-bis c.p.p. è ammissibile esclusivamente nei confronti di decisioni definitive che presuppongono lo status di condannato del ricorrente, non essendo esperibile dai destinatari di una misura di prevenzione, in quanto il presupposto imprescindibile per attivare tale rimedio è la condizione processuale di condannato, intesa come il soggetto che ha esaurito tutti i gradi del sistema delle impugnazioni ordinarie, rispetto al quale si è formato il giudicato in ordine alla decisione sfavorevole che lo riguarda. Pertanto, il ricorso straordinario per cassazione non può essere proposto avverso i provvedimenti adottati nei procedimenti di prevenzione, in quanto tali procedimenti non presuppongono lo status di condannato del destinatario della misura, essendo finalizzati non all'accertamento della responsabilità penale, bensì all'adozione di misure di carattere personale e patrimoniale a tutela della collettività dai pericoli derivanti dalla pericolosità sociale del soggetto. L'inapplicabilità del rimedio di cui all'art. 625-bis c.p.p. ai procedimenti di prevenzione trova conferma nella giurisprudenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione, le quali hanno chiarito che il ricorso straordinario per cassazione è proponibile esclusivamente nei confronti delle decisioni definitive che presuppongono lo status di condannato del ricorrente, non essendo esperibile dai destinatari di una misura di prevenzione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. BONI Monica - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. POSCIA Giorgio - Consigliere

Dott. CENTONZE A. - rel. Consigliere

Dott. RENOLDI Carlo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
1) (OMISSIS), nata il (OMISSIS);
Avverso la sentenza emessa il 29/04/2022 dalla Corte di cassazione, Quinta Sezione penale;
Sentita la relazione del Consigliere Dr. ((omissis)).
RITENUTO IN FATTO
1. Con sentenza emessa il 29 aprile 2022 la Corte di cassazione, Quinta Sezione penale, respingeva il ricorso proposto da (OMISSIS) avverso l'ordinanza emessa dalla Corte di appello di Lecce il 22 marzo 2021, con cui veniva disposta l'assegnazione dei beni confiscati con decreto emesso il 23 maggio 201…

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