L'esercizio di attività sanitaria e socio-sanitaria in carenza di titolo autorizzatorio da parte di una struttura soggetta ad autorizzazione comporta l'immediata cessazione dell'esercizio e la chiusura della struttura. Il criterio distintivo tra gli ambulatori e gli studi medici non è la tipologia della prestazione espletata, bensì l'elemento organizzativo, per cui l'ambulatorio equivale a una struttura sanitaria in cui si svolgono prestazioni caratterizzate dalla complessità dell'insieme delle risorse umane, materiali ed organizzative utilizzate per l'esercizio dell'attività. Pertanto, sono sottoposte ad autorizzazione tutte le attività sanitarie che danno luogo a una certa organizzazione di mezzi e di strutture, come gli ambulatori, le case di cura e i gabinetti di analisi, mentre deve qualificarsi come semplice studio medico quello in cui il profilo professionale prevale assolutamente su quello organizzativo. L'autorità amministrativa competente può legittimamente ordinare la cessazione immediata dell'esercizio e la chiusura di una struttura sanitaria priva del necessario titolo autorizzatorio, qualora l'attività svolta risulti riconducibile a quella di un ambulatorio polispecialistico, in ragione della complessità organizzativa riscontrata, del numero di professionisti operanti e della gestione centralizzata delle prestazioni, anche se pubblicizzate come attività di singoli professionisti.