Il subingresso nella titolarità di una concessione demaniale marittima, ai sensi dell'art. 46 del Codice della Navigazione, comporta il definitivo trasferimento del rapporto concessorio in capo al nuovo concessionario, il quale subentra in tutti i diritti e gli obblighi derivanti dalla concessione, senza limiti temporali. L'autorizzazione al subingresso, rilasciata dall'amministrazione concedente, non può essere limitata alla sola gestione delle attività oggetto della concessione ai sensi dell'art. 45-bis del Codice della Navigazione, ma deve riconoscere il pieno subentro del nuovo soggetto nella titolarità del rapporto concessorio, anche in assenza di una specifica previsione in tal senso nell'atto autorizzativo. Il subingresso, una volta autorizzato, determina la cessazione di ogni rapporto concessorio in capo al precedente titolare, il quale perde ogni pretesa sulla concessione. Pertanto, il soggetto subentrante nella concessione demaniale marittima, autorizzato ai sensi dell'art. 46 del Codice della Navigazione, è legittimato a ottenere la proroga "ex lege" della durata della concessione, ai sensi dei commi 682 e 683 della legge n. 145 del 2018, senza che l'amministrazione concedente possa riconoscere tale proroga in favore del precedente titolare, ormai privo di ogni titolo sulla concessione. L'amministrazione, nel procedimento di proroga "ex lege", deve limitarsi a un mero riscontro ricognitivo della sussistenza dei presupposti normativi, senza poter introdurre ulteriori requisiti o modalità procedimentali, fatta salva la verifica della permanenza dei requisiti oggettivi e soggettivi in capo al concessionario subentrante.