Cassazione penale Sez. II sentenza n. 5628 del 17 febbraio 2022

ECLI:IT:CASS:2022:5628PEN

Massima

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Il danneggiamento di un bene altrui, mediante l'incisione della sua superficie con uno strumento idoneo a produrre una lesione non temporanea o superficiale, integra il reato di danneggiamento di cui all'art. 635 c.p. e non il meno grave reato di deturpamento o imbrattamento di cui all'art. 639 c.p., in quanto tale condotta diminuisce in modo apprezzabile il valore del bene o ne impedisce anche parzialmente l'uso, rendendo necessario un intervento ripristinatorio dell'essenza e della funzionalità della cosa stessa. La distinzione tra le due fattispecie risiede nel fatto che il danneggiamento produce una modificazione della cosa altrui che ne diminuisce in modo apprezzabile il valore o ne impedisce anche parzialmente l'uso, mentre il deturpamento o imbrattamento produce solo un'alterazione temporanea e superficiale della "res" il cui aspetto originario è comunque facilmente reintegrabile. Pertanto, l'incisione della carrozzeria di un'autovettura mediante l'uso di uno strumento idoneo, come una chiave, integra il reato di danneggiamento e non quello di deturpamento o imbrattamento, in quanto tale condotta non si limita a una semplice alterazione estetica, facilmente rimovibile, ma costituisce una lesione non temporanea o superficiale dell'integrità del veicolo, diminuendone immediatamente la protezione dai fenomeni atmosferici e di ossidazione e rendendo necessario un intervento ripristinatorio.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. VERGA Giovanna - Presidente

Dott. BELTRANI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - rel. Consigliere

Dott. ARIOLLI Giovanni - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 20/11/2019 dalla Corte d'Appello di Messina;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dr. Vittorio Pazienza;
Lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore Generale Dr. Romano Giulio, che ha concluso chiedendo il rigetto del ricorso;
Letta la memoria del difensore del ricorrente, avv. (OMISSIS), che ha concluso insistendo per l'annu…

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