Cassazione penale Sez. II sentenza n. 23786 del 11 agosto 2020

ECLI:IT:CASS:2020:23786PEN

Massima

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Il delitto di estorsione è configurabile quando la condotta minacciosa o violenta, anche se finalisticamente orientata al soddisfacimento di un preteso diritto, si estrinseca nella costrizione della vittima attraverso l'annullamento della sua capacità volitiva. Diversamente, è configurabile il delitto di esercizio arbitrario delle proprie ragioni quando un diritto giudizialmente azionabile venga soddisfatto attraverso attività violente o minatorie che non abbiano un epilogo costrittivo, ma più blandamente persuasivo. Pertanto, la causa di non punibilità di cui all'art. 649 c.p. non si applica all'estorsione tentata commessa con violenza alla persona, in quanto la deroga prevista per il delitto di estorsione si estende anche alle ipotesi di tentativo. Inoltre, la valutazione della condotta dell'imputato in termini di estorsione tentata, e non di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, è corretta quando l'imputato non può più vantare alcun diritto nei confronti della vittima, essendo stata giudizialmente revocata la disposizione a suo carico del versamento mensile dell'assegno di mantenimento, e la violenza posta in essere è idonea a determinare l'annullamento della volontà della vittima, senza limitarsi a una mera persuasione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GALLO Domenico - Presidente

Dott. MANTOVANO Alfredo - rel. Consigliere

Dott. PAZIENZA Vittorio - Consigliere

Dott. PERROTTI Massimo - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza del 28/10/2019 della CORTE APPELLO di BARI;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere MANTOVANO ALFREDO.
RITENUTO IN FATTO
1. La CORTE DI APPELLO di BARI, con sentenza in data 28/10/2019- dep. 6/12/2019, confermava la sentenza del GUP del TRIBUNALE di BARI in data 30/01/2019, con la quale, all'esito di giudizio celebrato col rito abbreviato, (OMISSIS) era stato condannato a pe…

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