Consiglio di Stato sentenza n. 2615 del 2018

ECLI:IT:CDS:2018:2615SENT

Massima

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Il mancato rispetto delle garanzie procedimentali, in particolare la mancata comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza di permesso di costruire in sanatoria e la mancata valutazione delle osservazioni dell'interessato, comporta l'illegittimità del provvedimento di diniego, in quanto preclude all'interessato la possibilità di un effettivo ed utile confronto dialettico con l'amministrazione prima della formalizzazione dell'atto negativo. L'istituto del preavviso di rigetto di cui all'art. 10-bis della legge n. 241 del 1990 trova applicazione anche nei procedimenti di sanatoria o di condono edilizio, con la conseguenza che il provvedimento di diniego dell'istanza di permesso in sanatoria adottato senza il previo invio della comunicazione di cui al citato art. 10-bis deve ritenersi illegittimo, in quanto preclusivo per il soggetto interessato della piena partecipazione al procedimento e della possibilità di un apporto collaborativo, capace di condurre ad una diversa conclusione della vicenda. Inoltre, l'amministrazione è tenuta a valutare compiutamente gli elementi istruttori prodotti dal richiedente, anche al fine di superare eventuali contraddizioni emerse nel corso del procedimento.

Sentenza completa

Pubblicato il 02/05/2018

N. 02615/2018REG.PROV.COLL.

N. 02851/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Consiglio di Stato

in sede giurisdizionale (Sezione Sesta)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 2851 del 2012, proposto da
((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio Benincasa & Sicari Studio Legale in Roma, viale di ((omissis)),33;

contro

Comune di Joppolo, in persona del legale rappresentante pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, via G.B. Tiepolo n.4;

nei confronti

((omissis)), rappresentato e difeso dall'avvocato ((omissis)), con domicilio eletto presso lo studio ((omissis)) in Roma, corso ((omissis)) II 229;

per la riforma…

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