Cassazione civile Sez. Lavoro ordinanza n. 22868 del 16 agosto 2024

ECLI:IT:CASS:2024:22868CIV

Massima

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Il licenziamento per giusta causa è legittimo quando il lavoratore, con condotte gravemente lesive del vincolo fiduciario, abbia predisposto o dettato alla cliente una dichiarazione inveritiera volta a scagionarlo da un addebito disciplinare, effettuando altresì una visita serale non autorizzata presso l'abitazione privata della cliente per ottenere una dichiarazione non corrispondente al suo pensiero. Tali comportamenti, integrando le previsioni contrattuali di cui all'art. 54, comma 6, lett. c) e k) del CCNL di settore, ledono irrimediabilmente il rapporto di fiducia tra datore di lavoro e dipendente, giustificando il licenziamento per giusta causa. Il giudice di merito, nel valutare la legittimità del licenziamento, ha il compito di individuare le fonti del proprio convincimento, controllarne l'attendibilità e la concludenza, e scegliere, tra le complessive risultanze del processo, quelle ritenute maggiormente idonee a dimostrare la veridicità dei fatti, dando prevalenza all'uno o all'altro dei mezzi di prova acquisiti, salvo i casi tassativamente previsti dalla legge. Il sindacato di legittimità della Corte di Cassazione è limitato all'accertamento di eventuali errori di diritto nell'interpretazione e applicazione della norma, non potendo invece estendersi alla rivalutazione del merito della vicenda concreta, che è riservata al giudice di merito. Inoltre, il datore di lavoro, una volta esercitato validamente il potere disciplinare nei confronti del prestatore di lavoro in relazione a determinati fatti costituenti infrazioni disciplinari, non può esercitare una seconda volta tale potere ormai consumato, essendogli consentito soltanto di tener conto delle sanzioni eventualmente applicate, entro il biennio, ai fini della recidiva.

Sentenza completa


1
AULA 'A'
2024
3299
L A C O R T E S U P R E M A D I C A S S A Z I O N E
SEZIONE LAVORO
Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:
Dott.((omissis))- Presidente -
Dott.ROBERTO RIVERSO - Consigliere -
Dott.GUGLIELMO CINQUE- Consigliere -
Dott.ELENA BOGHETICHRel. - Consigliere -
Dott.ANTONELLA CIRIELLO- Consigliere -
ha pronunciato la seguente
ORDINANZA
sul ricorso 31622-2021 proposto da:
BORGIA GIOVANNI, domiciliato in ROMA PIAZZA CAVOUR
presso LA CANCELLERIA DELLA CORTE SUPREMA DI
CASSAZIONE, rappresentato e difeso dall'avvocato EMANUELE
CARNIELLO;
- ricorrente -
contro
POSTE ITALIANE S.P.A. in persona del legale rappresentante
pro tempore, elettivamente domiciliata in ROMA, VIA PO 25/B,
presso lo Studio Legale PESSI, rappresentata e difesa dagli
avvocati ROBERTO PESSI, GIUSEPPE SIGILLO' MASSARA;
- controricorrente -
avverso la sentenza n. 3792/2021 del…

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