Cassazione penale Sez. I sentenza n. 12838 del 23 aprile 2020

ECLI:IT:CASS:2020:12838PEN

Massima

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Il giudice di merito, nel procedimento di prevenzione, può applicare la misura di sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno sulla base di una valutazione complessiva della pericolosità sociale del soggetto, desunta da condotte delittuose protrattesi nel tempo e da frequentazioni con pregiudicati, anche in assenza di recenti episodi criminosi, purché tale prognosi di pericolosità risulti attuale al momento dell'applicazione della misura. La durata della misura, determinata in concreto dal giudice entro i limiti edittali, non è sindacabile in sede di legittimità se adeguatamente motivata, anche in relazione alle richieste del pubblico ministero, senza che assuma rilievo il riferimento a un minimo edittale inferiore operato nella motivazione di primo grado.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE PRIMA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. TARDIO Angela - Presidente

Dott. FIORDALISI Domenico - Consigliere

Dott. ((omissis)) - rel. Consigliere

Dott. SANTALUCIA Giuseppe - Consigliere

Dott. APRILE Stefano - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso il decreto del 21/05/2019 della Corte di appello di Napoli;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. ((omissis));
lette le conclusioni del Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dr. ((omissis)), che ha chiesto il rigetto del ricorso.
RITENUTO IN FATTO
1. La Corte di appello di Napoli, con il provvedimento indicato in epigrafe, confermava quello emesso dal Tribunale di ((omissis)), con il quale era stata applicata a (OMISSIS) …

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