Tribunale Amministrativo Regionale Toscana - Firenze sentenza n. 937 del 2015

ECLI:IT:TARTOS:2015:937SENT

Massima

Il piano faunistico venatorio provinciale non può condizionare il rinnovo delle autorizzazioni delle aziende agrituristico-venatorie esclusivamente a parametri di redditività economica, ma deve valutare in modo integrato gli aspetti ambientali e di ripristino della fauna selvatica, in conformità alla normativa regionale che prevede la presentazione e approvazione di un programma di ripristino ambientale e di un piano economico e di gestione. Inoltre, il divieto di introdurre animali da ripopolamento provenienti dall'estero deve essere adeguatamente motivato sulla base di evidenze scientifiche che dimostrino i concreti rischi per l'ambiente e la fauna locale, non potendo tale limitazione essere imposta in modo generalizzato e aprioristico in contrasto con il principio di libera circolazione delle merci.

Sentenza completa

N. 01889/2013
REG.RIC.

N. 00937/2015 REG.PROV.COLL.

N. 01889/2013 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Toscana

(Sezione Seconda)

ha pronunciato la presente

SENTENZA

sul ricorso numero di registro generale 1889 del 2013, integrato da motivi aggiunti, proposto da:
Eps "Ente Produttori Selvaggina - Sezione Regionale Toscana", Azienda Faunistico Venatoria "Quona", Azienda Faunistico Venatoria "((omissis)) - Sciano", Azienda Agrituristico venatoria "Galiga", rappresentati e difesi dall'avv. ((omissis)), con domicilio eletto presso ((omissis)) in Firenze, Via dei Rondinelli 2;

contro

Provincia di Firenze, ora Città Metropolitana di Firenze, rappresentata e difesa dagli avv. ((omissis)), ((omissis)), domiciliata in Firenze, ((omissis)) 10;
Regione Toscana, non costi…

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