Cassazione penale Sez. II sentenza n. 7797 del 27 febbraio 2020

ECLI:IT:CASS:2020:7797PEN

Massima

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Il reato di estorsione si configura quando la minaccia di un male, indifferentemente reale o immaginario, esercita un effetto coercitivo sulla vittima, inducendola a compiere un atto di disposizione patrimoniale contro la propria volontà, a prescindere dalla concreta realizzazione della minaccia o dalla effettiva sussistenza del male prospettato. Pertanto, integra il reato di estorsione, e non di truffa aggravata, la condotta di chi, consapevole di aver già arrecato danni alla persona offesa, prospetti a quest'ultima il rischio di ulteriori episodi dannosi, qualora non accetti le richieste di affidamento di lavori o assunzione di personale. L'elemento psicologico del reato di estorsione non può essere escluso dalla mera convinzione dell'agente di esercitare un preteso diritto, come ad esempio l'assunto di "aiutare tutti" nell'ambito di una determinata comunità locale. Ai fini della configurabilità della fattispecie del fatto di lieve entità di cui all'art. 73, comma 5, D.P.R. n. 309/1990, nell'ipotesi di coltivazione non autorizzata di piante dalle quali sono estraibili sostanze stupefacenti, deve aversi riguardo sia al principio attivo ricavato nell'immediato, sia a quello ricavabile all'esito del ciclo biologico delle piante, sia ad una apparente destinazione per uso non esclusivamente personale, per tipo, qualità, quantità e livello di produzione, tenuto conto del fabbisogno medio dell'agente. Il giudizio di bilanciamento tra circostanze aggravanti e attenuanti, nonché la determinazione della pena, rientrano nella discrezionalità del giudice di merito, il quale è tenuto a una motivazione adeguata solo quando la pena sia di gran lunga superiore alla misura media di quella edittale.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. RAGO Geppino - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. RECCHIONE Sandra - Consigliere

Dott. SARACENO Rosa Anna - Consigliere

Dott. MONACO Marco Maria - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
(OMISSIS), N. IL (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 44/2017 CORTE APPELLO di MESSINA, del 05/04/2018;
visti gli atti, la sentenza e il ricorso;
udita in PUBBLICA UDIENZA del 25/09/2019 la relazione fatta dal Consigliere Dott. IMPERIALI LUCIANO;
Udito il Procuratore Generale in persona del Dott. TASSONI Kate che ha concluso per l'inammissibilita' dei ricorsi in difesa di (OMISSIS) e (OMISSI…

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