Cassazione penale Sez. II sentenza n. 48936 del 18 novembre 2016

ECLI:IT:CASS:2016:48936PEN

Massima

Generata da Simpliciter
Il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza o minaccia alle persone si configura quando l'agente, nella ragionevole opinione di esercitare un diritto, sostituisce lo strumento di tutela pubblico con quello privato, agendo nei confronti del soggetto nei cui confronti vanta la pretesa creditoria e limitatamente all'oggetto della stessa. Pertanto, tale reato non può essere configurato quando l'azione è rivolta nei confronti di un soggetto estraneo al rapporto su cui si fonda la pretesa dell'agente o quando l'agente si impossessa di beni diversi da quelli che avrebbe potuto ottenere attraverso un'azione giudiziaria. Inoltre, le minacce autonome rispetto alla condotta volta all'impossessamento dei beni non possono essere ritenute assorbite in tale condotta.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. DIOTALLEVI Giovanni - Presidente

Dott. IMPERIALI Luciano - rel. Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - Consigliere

Dott. BELTRAMI Sergio - Consigliere

Dott. PARDO Ignazio - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
Procuratore Generale presso la Corte d'Appello di Brescia, nel procedimento a carico di:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza n. 954/2016 del GUP del TRIBUNALE per i MINORI di BRESCIA, del 09/03/2016;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal consigliere Dott. LUCIANO IMPERIALI;
udito il Pubblico Ministero, in persona del Sostituto Procuratore generale Dott. DI LEO Giovanni, che ha chiesto l'annullamento con rinvio al Tr…

Questo contenuto è riservato agli utenti registrati
Sentenze simili
Ricerca rapida tra milioni di sentenze
Trova facilmente ciò che stai cercando in pochi istanti. La nostra vasta banca dati è costantemente aggiornata e ti consente di effettuare ricerche veloci e precise.
Trova il riferimento esatto della sentenza
Addio a filtri di ricerca complicati e interfacce difficili da navigare. Utilizza una singola barra di ricerca per trovare precisamente ciò che ti serve all'interno delle sentenze.
Prova il potente motore semantico
La ricerca semantica tiene conto del significato implicito delle parole, del contesto e delle relazioni tra i concetti per fornire risultati più accurati e pertinenti.

Un nuovo modo di esercitare la professione

Offriamo agli avvocati gli strumenti più efficienti e a costi contenuti.