Il pubblico dipendente che si allontana dal luogo di lavoro senza registrare l'uscita mediante l'utilizzo del dispositivo marcatempo, pur avendo svolto attività lavorativa anche al di fuori dell'ufficio, integra la fattispecie di falsa attestazione della presenza in servizio di cui all'art. 55 quater, comma 1, lett. a), del d.lgs. n. 165 del 2001, in quanto tale condotta induce in errore l'amministrazione di appartenenza circa la presenza del lavoratore sul luogo di lavoro, a prescindere dall'effettivo svolgimento della prestazione. La sanzione del licenziamento senza preavviso risulta proporzionata in relazione alla gravità della condotta, caratterizzata dalla reiterazione in breve tempo e dalla sistematicità, nonché dalla lesione dell'elemento fiduciario del rapporto, considerato il ruolo istituzionale ricoperto dal dipendente. La sentenza di non luogo a procedere emessa in sede penale non è ostativa al licenziamento disciplinare, in quanto tale pronuncia non ha efficacia di giudicato, non essendo assistita dal requisito dell'irrevocabilità previsto dall'art. 653 c.p.p. per l'operatività del divieto di doppio processo. Inoltre, la diversa valutazione dei fatti operata in sede disciplinare non è preclusa dal giudicato penale, salvo il limite dell'immutabilità dell'accertamento sul piano materiale.