Cassazione penale Sez. II sentenza n. 4405 del 3 febbraio 2016

ECLI:IT:CASS:2016:4405PEN

Massima

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Il reato di tentata estorsione si configura quando la condotta del reo, valutata ex ante in base a tutti gli elementi presenti nel contesto di azione, risulti idonea a integrare gli elementi costitutivi della fattispecie criminosa, ossia la minaccia, la costrizione a fare, l'ingiusto profitto dell'agente e il danno della vittima, a prescindere dal fatto che l'azione criminosa non sia stata portata a compimento. La forza intimidatoria del linguaggio e dei comportamenti minacciosi, come quelli contenuti in lettere anonime che invitano la vittima a tenere un determinato comportamento sotto la minaccia di conseguenze negative per sé e i propri cari, è rilevante ai fini della configurabilità del tentativo di estorsione, anche in assenza di ulteriori condotte intimidatorie o violente. Il giudice di legittimità non può sostituire la propria valutazione delle risultanze processuali a quella compiuta dai giudici di merito, ma deve limitarsi a verificare che la motivazione del provvedimento impugnato sia effettiva, non manifestamente illogica e internamente coerente, senza poter riesaminare autonomamente gli elementi di fatto posti a fondamento della decisione.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE SECONDA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. GENTILE Mario - Presidente

Dott. RAGO Geppino - Consigliere

Dott. VERGA Giovanna - Consigliere

Dott. ALMA Marco Maria - Consigliere

Dott. PELLEGRINO Andrea - est. Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto nell'interesse di:
(OMISSIS), n. a (OMISSIS), rappresentato e assistito dall'avv. (OMISSIS), di fiducia;
avverso la sentenza n. 1798/2012, emessa dalla Corte d'appello di Firenze, prima sezione penale, in data 25.11.2013;
visti gli atti, il provvedimento impugnato ed il ricorso;
preso atto della ritualita' delle notifiche e degli avvisi;
sentita la relazione della causa fatta dal consigliere dott. PELLEGRINO Andrea;
udita la requisitoria del Sostituto procuratore generale dott. G…

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