Cassazione penale Sez. V sentenza n. 38426 del 17 settembre 2019

ECLI:IT:CASS:2019:38426PEN

Massima

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Il pubblico ufficiale che attesta l'identità di una persona e la relativa sottoscrizione in un atto pubblico, senza effettuare i dovuti accertamenti, commette il reato di falso ideologico, anche qualora la contestazione della circostanza aggravante della natura fidefacente dell'atto non sia espressamente formulata nell'imputazione. Infatti, la natura fidefacente dell'atto può emergere inequivocabilmente dalla sua tipologia, senza necessità di una specifica contestazione. Tuttavia, tale aggravante non può essere ritenuta legittimamente contestata ove non sia esposta, né direttamente, né mediante formule equivalenti, né attraverso l'indicazione della relativa norma. Pertanto, in assenza di una contestazione espressa della natura fidefacente dell'atto, il reato di falso ideologico commesso dal pubblico ufficiale è punito nella forma base, senza l'applicazione dell'aggravante. Inoltre, i delitti contro la fede pubblica, per la loro natura plurioffensiva, tutelano non solo l'interesse pubblico alla genuinità materiale e alla veridicità ideologica di determinati atti, ma anche quello dei soggetti privati nella cui sfera giuridica l'atto sia destinato a incidere, con la conseguenza che essi sono legittimati a costituirsi parte civile. Infine, la determinazione della somma assegnata a titolo di provvisionale è riservata insindacabilmente al giudice di merito, che non ha l'obbligo di espressa motivazione quando l'importo rientra nell'ambito del danno prevedibile.

Sentenza completa

REPUBBLICA ITALIANA

IN NOME DEL POPOLO ITALIANO

LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE

SEZIONE QUINTA PENALE

Composta dagli Ill.mi Sigg.ri Magistrati:

Dott. PALLA Stefano - Presidente

Dott. PEZZULLO Rosa - Consigliere

Dott. CATENA Rossella - Consigliere

Dott. CALASELICE Barbara - rel. Consigliere

Dott. CAPUTO Angelo - Consigliere

ha pronunciato la seguente:

SENTENZA
sul ricorso proposto da:
(OMISSIS), nato a (OMISSIS);
avverso la sentenza emessa il 6/06/2018 dalla Corte di appello di Torino;
visti gli atti, il provvedimento impugnato e il ricorso;
udita la relazione svolta dal Consigliere Dr. Barbara Calaselice;
udito il Pubblico Ministero in persona del Sostituto Procuratore generale, Dr. ORSI Luigi, che ha concluso chiedendo l'annullamento senza rinvio per intervenuta prescrizione;
udito il difensore, avv. (OMISSIS), che ha…

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