La dichiarazione sostitutiva di certificazione presentata per ottenere l'esenzione dal pagamento del ticket sanitario, anche se non resa dinanzi a pubblico ufficiale, è considerata come effettuata dinanzi a pubblico ufficiale ai sensi del D.P.R. n. 445 del 2000, art. 76, comma 3. Pertanto, la falsa dichiarazione relativa al reddito familiare, finalizzata a conseguire indebitamente l'esenzione dal pagamento del ticket, integra il reato di truffa o, in mancanza, il reato di indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, a seconda che l'ente erogatore abbia o meno effettuato preventivi accertamenti sui requisiti per l'esenzione. La mera rappresentazione di dati mendaci, senza ulteriori artifici o raggiri, può essere sufficiente a integrare il reato di indebita percezione di erogazioni pubbliche, qualora l'ente eroghi il beneficio sulla base della sola dichiarazione del richiedente, riservando eventuali verifiche a una fase successiva. In tali casi, il reato di falso documentale è assorbito nel reato di indebita percezione di erogazioni.